Il Buso della Rana è Sito d’Interesse Comunitario (SIC IT3220008)
Lo stato italiano ha recepito la direttiva europea 92/43/CEE “Habitat” per la protezione delle biodiversità del territorio ed ha stilato un’elenco di Siti d’Interesse Comunitario inserendoli nella Rete Natura 2000.
Grazie alle rare specie di pipistrelli ed invertebrati endemici che frequentano la grotta, anche il Buso della Rana è stato inserito tra questi siti.
Questa è la sua scheda depositata presso la CEE (in lingua inglese): SICdescSite_IT3220008
Si riporta quanto scritto nel DGR 1150 Allegato D-3 del 26/07/2011 della Regione Veneto (con tutte le sue inesattezze, n.d.w.)
Il sito ha un’estensione di 1 ettaro ed è localizzato ad una quota media di 420.
Si tratta della più estesa grotta del Veneto, la prima nota per l’Italia; ha un solo ingresso.
In base a quanto riportato nel formulario e nella cartografia degli habitat del sito, nella tabella che segue sono elencati i principali tipo di habitat menzionati nell’Allegato I della direttiva 92/43/CEE e presenti nel sito (con asterisco vengono indicati gli habitat prioritari)
Codice: 8310, Denominazione: Grotte non ancora sfruttate a livello turistico, %copertura: 100, Habitat da formulario: X, Habitat da cartografia: X
La qualità ed importanza del sito è legata alla presenza di entità troglobie di notevole interesse.
Per quanto riguarda la fauna, specie faunistiche elencate in Allegato II della Direttiva 92/43/CEE, e presenti nel sito, sono, tra i mammiferi Miniopterus schereibersi e Rhinolophus hipposideros, tra gli invertrebrati Lucanus cervus e Austropotamobius pollipes.
La vulnerabilità del sito è legata ad escursionismo, prelievo di fauna e flora rara ed endemica, danneggiamento degli aspetti geomorfologici.
Il “Manuale delle linee guida per la redazione dei piani di gestione dei siti Natura 2000” redatto dal Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio riporta quali possibili minacce per i siti a dominanza di grotte continentali (habitat 8310):
- inquinamento delle acque (distruzione totale per cave)
- eccessiva frequentazione (spesso dovuta a “valorizzazione” turistica).