Il nuovo millennio vede un importante riconoscimento per la grotta: viene inserita tra i Siti d’Interesse Comunitario grazie alla peculiarità della fauna che la frequenta. Chissà che questo sia una garanzia per la sua tutela negli anni a venire.
Il 19 novembre 2000 tre giovani del gruppo di Schio, Flavio Cappellotto, Igor dalla Costa e Giulia Dal Prà, riescono a superare la frana nella Sala dell’Orda in Pisatela e gli si spalancano chilometri di nuove gallerie che il gruppo esplora in segreto senza dire nulla a nessuno. Ma, si sa, i segreti durano poco e durano poco pure i cancelli di chiusura delle grotte.
L’inizio del nuovo millennio vede sempre il Gruppo Speleologi CAI Malo tra i più assidui nelle esplorazioni.
Nel 2001 nel Ramo dei Ponticelli, con una breve risalita, si entra in un nuovo ramo posto ad un livello superiore dallo sviluppo di circa 200 mt (Ramo del Sogno).
Prima della sala finale di Capo Horn, abbassando la pozza sifone di uno degli attivi si riesce a percorrere meandri semi allagati per 80 mt fino ad un nuovo sifone.
Nella Zona Peep, continuano i lavori di scavo sui tre fronti di frana (iniziati svariati anni fa) da dove proviene una forte corrente d’aria paragonabile all’ingresso della grotta sia per flusso che per direzione; chissà che prima o poi….
Marzo 2002, la posa in opera di una scala in alluminio nella Sala Nera velocizza di moltissimo l’accesso nelle zone più interne della Rana, evitando pure le fatiche dell’attraversamento del Ramo Morto.
In luglio 2002 Sandro Sedran mette on-line il sito www.busodellarana.it, frutto di un mastodontico lavoro di raccolta e digitalizzazione di materiale documentativo, storico e fotografico disponibile in pubblicazioni e negli archivi dei gruppi grotte vicentini. Lavoro che continuerà anche negli anni a seguire.
Al raduno nazionale Montello 2002, il Gruppo Grotte Schio presenta i risultati delle esplorazioni in Pisatela mostrando la gigantografia dei rilievi della Rana e della Pisatela: le due grotte sono vicinissime! Poche decine di metri separano la Saletta della F-Rana da quella dell’Ultima Spiaggia nel Ramo Nero. 26 km da una parte, 6 km dall’altra. Si risveglia il sogno del secondo ingresso, ma deve fare i conti con una frana insidiosa che pure si allaga completamente durante le piene.
Schio preferisce allora puntare all’allargamento di una fessura sopra la frana, Malo nello scavo dal lato Ramo Nero in Rana.
Ad agosto 2003, per il 35° anno di fondazione, il G.S.M. organizza una festa presso l’ingresso del Buso della Rana con l’allestimento di uno stand eno-gastronomico e, novità assoluta, vengono illuminati con luce elettrica i primi 200m del Ramo Principale fino al Sifone.
Nel Natale 2003, durante un campo interno al Ramo Nero, una squadra di Malo, intenta negli scavi in frana in fondo alla Saletta Ultima Spiaggia, viene chiaramente udita da una squadra di speleologi scledensi presente nella F-Rana della Pisatela; è il segno che si è molto vicini e questo riattizza la volontà di trovare la giunzione e questo progetto fa mettere da parte la competizione tra i gruppi di Malo e Schio che decidono di unire le forze per l’obiettivo comune.
Durante la stessa spedizione vengono installate due scale in alluminio: la prima dal bivacco della Sala dei Tufi al Lago d’Ops, traversato con una corda fissa; la seconda è stata posizionata nella seconda Sala dei Tufi consentendo quindi di arrivare nelle zone terminali del ramo senza l’utilizzo degli attrezzi speleo e facendo risparmiare almeno 30 minuti di tempo.
Dopo un’uscita congiunta Malo-Schio, si decide di scavare nuovamente la frana dal lato Pisatela (più facile e veloce da raggiungere), non prima di aver portato all’interno parecchio materiale per puntellare le rocce man mano che si avanza.
Nel 2006, grazie ad un’intuizione di Pierga Marchioro, il lago dello Stargate, che obbligava ad indossare gli stivaloni fino al petto, può essere ora by-passato tramite un antica condotta fossile svuotata dal fango che l’aveva ostruita. Il 12 agosto dello stesso anno si arriva a misurare con l’ARVA solo 14 metri, ma ancora una volta la grande quantità di sforzi profusi, le difficoltà e pure le piene che ritappano il passaggio, portano ad una nuova sospensione dei lavori.
Nel 2007, durante una visita nei rami del Camino dell’Eco, un neo corsista del GSM individua un passaggio in frana che aprirà le porte al nuovo Ramo Spalmer, quasi un chilometro di condotte che si sviluppa verso Ovest e che rappresenta una delle zone più lontane dall’ingresso.
Nel dicembre del 2008 avviene una clamorosa scoperta: 1 km di nuove gallerie proprio sopra il Ramo Principale!Franco, uno speleo curioso del Gruppo “Trevisiol” vede una fessura in parete di fronte alla partenza del Camino Silvestro, proprio laddove per decenni sono passati centinaia di speleologi e si dava per scontato che si fosse già visto tutto. Essa, tramite un camino, dà accesso ad una serie di gallerie fossili che si sovrappongono al Ramo Principale: sono i Rami Frankigna ed Emmequadro.
Nel 2009 è la Pisatela ad avere il secondo ingresso, quasi in cima al Monte Faedo, fortemente voluto dal gruppo di Schio.
Il 2011 vede nuovamente il gruppo di Malo tornare al lavoro per congiungere Rana con Pisatela, ma questa volta si scava in roccia viva puntellando la frana solo sul lato destro. La loro determinazione è tale che convincono pure il gruppo di Schio ad unire le forze per portare a compimento l’impresa. Dopo tantissime uscite di duro e pericoloso lavoro, il 14 marzo 2012 alle ore 00:35 cade l’ultimo blocco di roccia ed il 17 marzo finalmente gli speleologi riescono ad entrare in Rana dalla Pisatela: è giunzione!
Abbiamo ora un unico complesso di quasi 40km di gallerie.
Poco dopo una piena richiude il passaggio, che nei mesi successivi viene riaperto e consolidato con l’installazione di una porta per impedire alle piene di trasportare materiale all’interno della zona dello scavo ed anche per ripristinare l’originale flusso dell’aria.
Il 29 luglio 2012 avviene la prima traversata Pisatela-Rana da parte di 27 speleologi di Malo-Schio-Vicenza di ogni generazione.
Le piene continuano a susseguirsi ed il gruppo di Malo continua nella manutenzione delle opere di consolidamento della frana. A fine 2012 si ostruisce il passaggio a valle della Saletta Ultima Spiaggia e questo costringe i maladensi ad estendere le opere di protezione anche in questa zona.