Riprese Video: Simona Tuzzato
Montaggio e Fotografia: Sandro Sedran
Luci: SS PhotoTeam
Musica: Roger Subirana Mata
Con il patrocinio della Federazione Speleologica Veneta
Il Buso della Rana è una tra le più importanti grotte italiane e si trova nel comune di Monte di Malo (VI). Quello che rende questa grotta veramente speciale è la stratificazione rocciosa in cui si è formata. Uno strato impermeabile di rocce vulcaniche, leggermente inclinate, ha costretto l’acqua ad aprirsi le vie di deflusso nella roccia calcarea scavando km e km di gallerie prevalentemente orizzontali. Queste gallerie sono sovrastate in più punti da sistemi di camini ascendenti che, in alcuni casi, arrivano a poche decine di metri dalla superfice nel sovrastante altopiano.
L’imponente portale d’ingresso è tra i più belli che si possano trovare e durante la maggior parte dell’anno il corso d’acqua che esce dalla grotta è nullo o ridotto ad un misero rigagnolo. Le cose cambiano notevolmente in seguito a forti temporali o prolungate piogge; dopo cinque-sei ore tutta l’acqua assorbita nell’altopiano invade le gallerie interne, allagando completamente alcuni tratti, e una violenta ondata di piena raggiunge l’ingresso trasformando il rigagnolo in un imponente torrente che invade tutto l’alveo sottostante. Questo è il motivo per cui l’accesso è consigliato solo a speleologi esperti che ne conoscono l’idrologia sotterranea ed i luoghi dove ripararsi qualora rimanessero bloccati all’interno. Come è arrivata, al termine della pioggia, la piena passa e le gallerie ritornano percorribili.
A quasi 80 anni dall’inizio delle esplorazioni, Il Buso della Rana ancora non ha rivelato tutte le sue potenzialità. Gli attuali 28 km di gallerie, sommati agli 8 del vicino Buso della Pisatela, sono ancora ben lontani dai 50 km ipotizzati dagli studi idrogeologici effettuati sull’Altopiano del Faedo-Casaròn.
Da sempre il sogno degli speleologi è quello di trovare un secondo ingresso nella parte sommitale dell’altopiano. La realizzazione di questo sogno consentirebbe di arrivare nelle zone più remote della Rana in poco tempo ed essere già in aree esplorative senza sobbarcarsi ore ed ore di faticosa marcia. Il sogno sembrava quasi realizzato con l’unione della Rana con la Pisatela, ma i 14 metri di frana che le separano si sono rivelati estremamente pericolosi da scavare e la ragione ha fatto deistere dall’impresa.
Però … prima o poi … arriverà qualcuno che quel sogno lo realizzerà ed allora generazioni di speleologi si ritroveranno per una festa memorabile!
Davvero fatto bene…bravi!