Dopo quasi vent’anni il gruppo di Malo è tornato a ripercorrere il Camino dell’Eco, ed il ramo sovrastante, per sostituire gli armi vecchi. Alla base dell’imponente frana che aveva fermato gli esploratori di allora, un vuoto sotto i massi e la curiosità di un giovane neo-corsista hanno regalato quasi mezzo chilometro di nuove gallerie.
Il nuovo ramo avanza verso ovest per 60 m e sbuca in un’ampia sala-camino da cui partono quattro diramazioni. Quella a nord inizia con belle condotte freatiche, che ricordano gli acquedotti romani dalla volta a semibotte, che si sviluppano in un reticolo di incroci di gallerie minori, tutte da esplorare, per gettarsi su una serie di pozzi che scendono per 60m fino ad una frana da cui proviene una forte corrente d’aria. Nel reticolo si cela una saletta con numerose cristallizzazioni di gesso, fra cui anche un bel “fiore” di circa 5cm, insolite per la Rana.
Dall’altra parte del pozzo-camino la via a sud conduce ad un’altra serie di pozzi che scendono anch’essi di 60m per chiudere in frana; la via a sud-est è un meandro fangoso di una cinquantina di metri fermo su frana, ma sembra quella più promettente per via della forte corrente d’aria.
E’ in corso il rilievo e le esplorazioni ci impegneranno per tutti i mesi a venire.
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