Testo di Sandro Sedran
Il Ramo del Pantano è un affluente del Ramo Principale e s’innesta sulla sua destra idrografica, in corrispondenza della zona del Labirinto, con un ampio portale con ingente accumulo di argilla intaccato dal rivolo di acqua che ne esce.
Dopo una prima curva a destra, una salita su argilla consente di accedere ai rami superiori del Labirinto. Restando bassi si curva a sinistra ed inizia una stretta condotta leggermente obliqua e con le pareti ben lavorate dall’acqua. Inizialmente si riesce a camminare piegati, ma presto, dopo una curva verso destra, si passa ad avanzare a carponi con il fondo sempre occupato dall’acqua e ricchi depositi di ciottoli levigati. La condotta presenta delle bellissime sezioni e suggestivi tratti rettilinei.
Dopo una doppia curva di 90°, parte il tratto rettilineo finale in bellissima condotta freatica. Esso è interrotto da un piccolo camino cieco oltre cui inizia la bassa condotta elissoidale che costringe a strisciare sul fondo bagnato fino allo slargo del secondo camino. Oltre la condotta diventa impercorribile per le sue dimensioni ridotte.
Il camino è stato risalito in artificiale per la prima volta nel 1984 dal Gruppo Grotte “Trevisiol” di Vicenza. Il primo camino di 25m è rivestito da croste di fango essiccato e, sulla sua sommità, s’innesta in un camino molto più grande ed imponente, con una finestra a circa 7-8 metri di altezza sopra la base ostruita da grandi blocchi rocciosi crollati. E’ possibile scendere sotto i blocchi fino alla base completamente occlusa dai detriti in cui s’infila tutta l’acqua che scende dal lato nord del grande camino e che ritroviamo con un piccolo arrivo nella bassa condotta del Ramo del Pantano. Le pareti rocciose in questa zona sono molto ricche di fossili con conchiglie e ricci
Il lato nord del camino era stato risalito sempre nel 1984, seguendo l’arrivo dell’acqua, ma chiude di brutto in fessure impraticabili. Nel 2017 Da Meda e Libertini hanno tentato la risalita sul lato sud constatando purtroppo anche qui la chiusura, ma questa volta su frana.
Un filmato realizzato da Giulio Carollo del Gruppo Grotte “Trevisiol” di Vicenza: