IL GIORNALE DI VICENZA
Il contributo, sommato agli 800 mila euro già previsti, consentirà il completamento dell’opera
Buso della Rana, arrivano i soldi
Il progetto finanziato con 900 mila euro sarà realizzato dai ragazzi del “Pasini”
articolo di Mauro Sartori
I futuri geometri di Schio progettano, il Comune recepisce e il Governo finanzia. Chiuso il cerchio, scatta l’applauso. Perchè quella messa in atto dalla precedente Amministrazione comunale di Monte di Malo, fatta propria da studenti e docenti dell’istituto tecnico Pasini di Schio, e sigillata a Roma grazie ai buoni auspici dei parlamentari del territorio, è un’operazione da raccontare.
Fra qualche giorno, con un provvedimento a corollario della Finanziaria 2004, verrà ratificato il finanziamento statale di 900 mila euro a favore della realizzazione di un parco ambientale, con punto di accoglienza per visitatori, al Buso della Rana, sito naturalistico fra i più prestigiosi, meta prediletta per gli speleologi di tutta Europa.
Un contributo sostanzioso, garantito dalla proposta di legge 4580 per la valorizzazione di situazioni a rischio di blocco per cause economiche che, assieme a quanto già stanziato in precedenza dall’ente locale, 800 mila euro, consentirà di completare l’opera.
L’iter, tuttavia, merita di essere raccontato dall’inizio. L’allora sindaco di Monte di Malo, Stefania Carollo, affiancato dal vice Katiuscia Bergozza, decide di rivolgersi all’istituto tecnico scledense per avviare un rapporto di collaborazione. Nel 2002 le classi terze si sono recate alle porte del maestoso anfratto per i primi rilievi topografici. L’anno seguente hanno disegnato i parcheggi dell’area. Infine nel 2004 gli studenti, guidati dagli insegnanti Giovanni Pattanaro, Giovanni Panozzo, Letizia Bonollo e Roberto Zoppelletto, procedono con la progettazione di un edificio adibito a centro visite composto da foresteria, sala conferenze, deposito attrezzi e bar – ristorante.
Il Comune recepisce progetto preliminare e definitivo, e decide di chiamare “La casa del parco” la costruzione prescelta sulla base di ben otto disegni presentati dai ragazzi. Una specie di concorso interno al Pasini, con tanto di giuria, composta dall’allora preside Paolo Jacolino, dal sindaco Carollo e da un rappresentante del Collegio dei Geometri di Vicenza.
Superate le fasi progettuali, c’era da pensare a come sostenere i costi. Ecco farsi avanti, dopo l’originale alleanza fra studenti e amministratori locali, quella politicamente trasversale fra una giunta comunale di centrosinistra, almeno all’epoca dei fatti, ed un parlamentare di tutt’altro segno, Giorgio Conte di An.
« L’iter era stato completato, e mi stuzzicava l’idea di sostenere una proposta così originale – spiega Conte. – Tantopiù che arrivava da una realtà consolidata ma piccola come quella di Monte di Malo. Senza dimenticare la valenza ambientale di un sito che molti ci invidiano».
« Siamo particolarmente soddisfatti, inutile negarlo – ammette l’ex vicesindaco Bergozza, ora passato fra i banchi dell’opposizione dopo la tornata elettorale di giugno – L’ipotesi di una collaborazione con le scuole della zona era maturata da tempo. Per gli studenti si è trattato di cimentarsi su un’esperienza concreta. Per noi di vincere una scommessa facendo leva sullo spirito creativo delle nuove leve».
Una scommessa vinta, a quanto pare. Il Buso della Rana come merita, si appresta a diventare un polo di attrazione turistica non solo per speleologi provetti, ma per chiunque ami la natura e le sue meraviglie.
Postilla finale: gli studenti hanno portato il progetto come argomento di tesina per gli esami di maturità, ottenendo l’agognato diploma… sul campo.